In un'atmosfera autunnale, il Cervino si riflette nel lago Stellisee al tramonto del sole.  | © Gabriel Perren In un'atmosfera autunnale, il Cervino si riflette nel lago Stellisee al tramonto del sole.  | © Gabriel Perren

L’emblema di Zermatt

Il Cervino

Il Cervino! Maestoso e imponente, si erge orgoglioso a 4478 metri di altezza. Non a caso è la montagna più fotografata in tutto il mondo. Sempre presente e immutevole nel tempo, la sua sagoma inconfondibile e pressocché perfetta incanta chiunque la osservi e non di rado scatenza un’ondata di forti emozioni. Nessun’altra montagna al mondo riesce a suscitare un simile fascino. Mistico e solitario, il Cervino veglia come un pastore sulla popolazione del paese ai suoi piedi.

La montagna delle montagne colta perfettamente in ogni suo aspetto

Il Cervino da tutte le prospettive

Sia le persone del posto sia quelle in visita, chiunque nutre il grande desiderio di scoprire il Cervino in ogni sua sfaccettatura e non solo dalla prospettiva a valle.

Salendo su una delle cime con gli impianti di Zermatt Bergbahnen si può godere una fantastica vista dell’emblema più famoso della Svizzera:

Sunnegga 

Sul Sunnegga, il picco con le vedute più soleggiate, si vivono le avventure più avvincenti con l’intera famiglia. Qui grandi e piccini possono vivere in prima persona momenti di grande divertimento. Sciare in inverno o fare escursioni e giochi in estate, sempre in compagnia di Wolli, la tenera mascotte.
Sunnegga

Matterhorn Glacier Paradise

Così si presenta un vero e proprio paradiso alpino: la vista a 3883 metri s.l.m. è semplicemente paradisiaca. Dalla piattaforma panoramica si possono ammirare 38 vette da quattromila metri, 14 ghiacciai e tre diversi Paesi.Le due funivie trifuni, Matterhorn Glacier Ride I e Matterhorn Glacier Ride II, offrono un viaggio confortevole fino alla stazione a monte più alta d'Europa.
scopri ora
Scoprite la collezione Peak sul Rothorn | © Gabriel Perren

Rothorn

Von den 3'202 m ü. M. ist die Sicht aufdas Matterhorn wohl die beste. Einheimische bezeichnen sie gerne als die «Schokoladenseite des Matterhorns». Alleinstehend und majestätisch – was für ein Schnappschuss!
zum Rothorn

Trockener Steg

Auf einer Höhe von 2'939 m ü. M. erbietet sich ein spektakulärer Blick auf das Matterhorn - imposant erhebt sich die Ostwand über dem Furggletscher, umrahmt vom Furggrat und dem Hörnligrat. Ein Fotosujet, dass in jedes Erinnerungsalbum gehört.
zum Trockenen Steg

Schwarzsee

Die Sicht auf das Matterhorn ist von hier aus einmalig. Fast senkrecht ragt der Berg über dem Schwarzsee - mächtig und majestätisch. Es gibt unzählige Orte, an denen auf Schwarzsee ein Erinnerungsfoto geknipst werden kann. Eine beeindruckende Kulisse ist garantiert.
zum Schwarzsee

Blauherd

2'571 Meter hoch, auf einem Sonnenplateau, lädt das Bergpanorama einen, einen kurzen Moment innezuhalten. Und wer sich ein besonderes Erinnerungsfoto mit dem Matterhorn wünscht, muss nur dem Herzen folgen. 
zum Blauherd

Vision becomes reality

Matterhorn Alpine Crossing - Testa Grigia

Matterhorn Alpine Crossing 

Dopo tanti anni di lavoro pionieristico, il collegamento aperto tutto l'anno tra Zermatt e la città italiana di Breuil-Cervinia è diventato realtà. Immerso nel panorama mozzafiato delle Alpi, il nuovo itinerario transfrontaliero offre emozioni, lusso e massimo comfort.
Fino al più alto valico alpino

Storie e fatti sul Cervino

Oltre che per il suo aspetto fantastico, la grande attrattiva del Cervino è dovuta anche alle tante storie interessanti che circolano sulla famosa montagna. Record, miti e sventure, il Cervino e la sua personalità.

Con i suoi 4478 metri di altezza, imponente e inconfondibile, dalla forma perfetta come una piramide egizia, il Cervino si staglia nel mezzo delle Alpi Vallesane, in fondo alla valle di Zermatt . Milioni di anni fa faceva ancora parte del continente africano, oggi invece è una delle montagne più famose del mondo e probabilmente anche l’emblema più conosciuto della Svizzera.

Il nome deriva da «Matte» e «Horn». «Matte» è riferito alla valle piena di prati che si estende sotto la gola del Gorner, sulla quale oggi sorge il paese di Zermatt («zur Matt», al prato). «Horn» (corno) viene spesso chiamato il «Matterhorn» dalla popolazione locale. Sul versante italiano invece è noto con il nome di «Cervino».

Con la prima scalata del 1865 nacque il "mito del Cervino" che si diffuse rapidamente in tutto il mondo. Da più di 150 anni questa montagna a lungo considerata insormontabile continua ad attrarre scalatori e alpinisti di tutto il mondo con un’innegabile sorta di magnetismo. Rispetto, timore e fascino: tutto questo fa della leggendaria vetta una meta unica per turiste e turisti provenienti da Paesi vicini e lontani.

Si credeva che il Cervino fosse inespugnabile, si raccontava di spiriti maligni e demoni di montagna e tutti i tentativi fatti in precedenza erano falliti. Il 14 luglio 1865 l’incantesimo fu spezzato: il britannico Edward Whymper conquistò il Cervino. La prima scalata ebbe successo ma, come spesso accade, in quella giornata successo e sfortuna si incontrarono sulla stessa strada: durante la discesa, a causa della rottura di una corda, quattro dei sette giovani scalatori della cordata di Whymper precipitarono, perdendo la vita.

Questa storia fece rapidamente il giro del mondo e con essa si diffusero il mito e la notorietà di Zermatt. Da lì infatti erano partiti i sette giovani, tra cui anche le guide di Zermatt: Taugwalder, padre e figlio.

Per Whymper era già il sesto tentativo di scalata della vetta. I tentativi precedenti erano per lo più partiti dal versante italiano, attraverso Valtournenche e la cresta del Leone. Si riteneva che non vi fossero altre possibilità di salita, eppure l’ambizioso inglese volle sperimentare l’alternativa sulla cresta nord-orientale, scegliendo non Breuil ma Zermatt come punto di partenza per la rischiosa avventura.

Di sicuro Edward Whymper era partito anche con una buona dose di rabbia. In passato aveva cercato, invano, di convincere il suo collega Jean-Antoine Carrel a tentare la salita dal versante svizzero. Nel luglio del 1865 venne casualmente a sapere che Carrel si era già avviato verso la Cresta del Leone, a sua insaputa. "Ora più che mai!", deve aver pensato Whymper, per cui si precipitò a Zermatt, scelse i suoi compagni e partì con loro salendo lungo la Cresta dell'Hörnli.

Infatti, vinse la «gara» raggiungendo la vetta nettamente prima di Carrel e del suo gruppo. Con lui c'erano la guida alpina francese Michel Croz, il reverendo inglese Charles Hudson, Lord Francis Douglas, D. Robert Hadow e due guide alpine di Zermatt, Peter Taugwalder, padre e Peter Taugwalder, figlio.

Durante la discesa i primi quattro della cordata (Croz, Hadow, Hudson e Douglas) precipitarono. Alcuni giorni dopo, tre corpi vennero ritrovati sul ghiacciaio del Cervino. Il corpo di Lord Francis Douglas a tutt’oggi non è stato ancora trovato.

2500 - 3000
scalate all’anno
14 luglio 1865
prima scalata del Cervino
4478
sul livello del mare
30
interventi di soccorso all’anno